MFormazione "il FIGLIO dell'UOMO" ARGOMENTO dalla STAMPA QUOTIDIANA
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FORMAZIONE
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Rassegna Stampa - L'Argomento di Oggi - dal 2010-03-28 ad oggi 2010-04-10I Verdi: ecco la mappa delle future centrali nucleari sul territorio italiano Per il movimento ecologista le prime ad essere costruite saranno quelle di Caorso e Montalto di Castro e per il deposito nazionale delle scorie radioattive indicano garigliano MILANO - La prima centrale nucleare di Italia sarà con molta probabilità quella di Montalto di Castro in provincia di Viterbo. Poi, tra i possibili siti atomici, ci sono Caorso in provincia di Piacenza e Trino Vercellese (Vercelli) e per il deposito nazionale di scorie radioattive la località di Garigliano a cavallo tra le province di Latina e Caserta. È questa la mappa della distribuzione delle centrali nucleari fornita, a Roma davanti a Montecitorio, dai Verdi in chiusura di campagna elettorale. |
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AVVENIRE per l'articolo completo vai al sito internet http://www.avvenire.it2010-04-09
2010-03-28
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CORRIERE della SERA
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2010-03-28 e per il deposito nazionale delle scorie radioattive indicano garigliano I Verdi: ecco la mappa delle future centrali nucleari sul territorio italiano Per il movimento ecologista le prime ad essere costruite saranno quelle di Caorso e Montalto di Castro e per il deposito nazionale delle scorie radioattive indicano garigliano I Verdi: ecco la mappa delle future centrali nucleari sul territorio italiano Per il movimento ecologista le prime ad essere costruite saranno quelle di Caorso e Montalto di Castro MILANO - La prima centrale nucleare di Italia sarà con molta probabilità quella di Montalto di Castro in provincia di Viterbo. Poi, tra i possibili siti atomici, ci sono Caorso in provincia di Piacenza e Trino Vercellese (Vercelli) e per il deposito nazionale di scorie radioattive la località di Garigliano a cavallo tra le province di Latina e Caserta. È questa la mappa della distribuzione delle centrali nucleari fornita, a Roma davanti a Montecitorio, dai Verdi in chiusura di campagna elettorale. LA MAPPA - "Il governo - osserva Angelo Bonelli, presidente dei Verdi - non ha avuto il coraggio di rivelare prima delle elezioni regionali i luoghi in cui verranno costruite le centrali" e in cui dovrebbero verranno "sprecati almeno 30 miliardi di euro dei contribuenti italiani". Ecco allora la cartina delle sedi che produrranno energia atomica, secondo le indicazioni dei Verdi: Caorso (Pc), Trino Vercellese (Vc), Monfalcone (Go), Chioggia (Ve), San Benedetto del Tronto (Ap), Scarlino (Gr), Montalto di Castro (Vt), Borgo Sabotino (Lt), Garigliano (Lt-Ce), Termoli (Cb), Mola di Bari (Ba), Scansano Jonico (Mt), Oristano, Palma di Montechiaro (Ag). Redazione online 26 marzo 2010
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REPUBBLICA per l'articolo completo vai al sito Internet http://www.repubblica.it2010-04-09
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L'UNITA' per l'articolo completo vai al sito Internet http://www.unita.it2010-04-09 9 Aprile 2010 VERTICE A PARIGI Nucleare, 11 accordi tra Francia e Italia Al vertice italo-francese sono stati firmati 20 accordi, segno della "collaborazione concreta" tra i due Paesi. Lo ha detto il premier Silvio Berlusconi nella conferenza stampa a Parigi con il presidente francese Nicolas Sarkozy. "Rendo omaggio alla decisione storica del Governo italiano e del presidente Berlusconi di fare la scelta del nucleare, una decisione che avvicina Francia e Italia". Lo ha detto il presidente francese Sarkozy, aprendo la conferenza stampa congiunta. Gli accordi: nucleare. "Da oggi sono 11 gli accordi firmati per il rientro dell'Italia nel nucleare. Gli accordi sono a livello di industria, formazione e sicurezza. Parte il sistema industriale-nucleare italo-francese". Così il ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola, prima della sigla delle intese tra aziende italiane e francesi. "L'obiettivo è – dice Scajola – raggiungere entro il 2030 il 25% di produzione elettrica con il nucleare ma anche lavorare insieme per la costruzione di centrali in Paesi terzi. Già oggi sono 30 le aziende italiane impegnate in questo obiettivo". Scajola spiega che si tratta di una ""partnership paritaria per avere una possiblità di sfida contro i cambiamenti climatici, garantire l'energia e difendere l'ambiente". Nel dettaglio, il ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo, e il suo collega francese Jean-Louis Borloo, hanno firmato un protocollo d'intesa che istituisce fra i due Paesi un regolare sistema di scambio di informazioni e di esperti in materia di sicurezza nucleare, facilitando la collaborazione fra le due agenzie nazionali competenti in materia, l'Ispra e l'Asn. Contestualmente, le due agenzie hanno sottoscritto un accordo di collaborazione finalizzato allo scambio di informazioni nelle questioni relative alla scelta dei siti, alla costruzione, la messa in opera e la dismissione di impianti nucleari, il ciclo del combustibile, la gestione dei rifiuti radioattivi, la protezione radiologica nei settorindustiale, della ricerca e della salute. La Prestigiacomo, a margine della conferenza stampa, ha confermato che l'accordo prevede l'individuazione di 4 siti in Italia e 5 in Francia. La ristrutturazione della chiesa di S. Maria all'Aquila. I ministri degli Esteri di Italia e Francia, rispettivamente Franco Frattini e Bernard Kouchner, affiancati dal titolare della Cultura Sandro Bondi, hanno firmato un accordo per il restauro della chiesa di Santa Maria del Suffragio dell'Aquila, gravemente danneggiata dal terremoto di un anno fa. Con l'intesa sottoscritta a margine del vertice Italia-Francia a Parigi, il governo francese si impegna a finanziare il restauro con 3,2 milioni di euro, circa le metà del costo totale. L'aiuto alla Grecia. Italia e Francia hanno il dovere e l'interesse a salvaguardare la Grecia per evitare conseguenze negative sulle loro economie e sull'euro. Lo ha detto Berlusconi nella conferenza stampa all'Eliseo. A un giornalista che gli chiedeva se esiste un asse Francia-Italia per ils ostegno alla Grecia, il premier per l'appunto ha risposto: "Confermo. C'è la volontà di lavorare insieme".
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il SOLE 24 ORE per l'articolo completo vai al sito Internet http://www.ilsole24ore.com2010-04-09 Pax ferroviaria tra Francia e Italia Nuovi accordi sul nucleare commenti - | Condividi su: Facebook Twitter|vota su OKNOtizie|Stampa l'articoloInvia l'articolo|DiminuisciIngrandisci 9 aprile 2010 Clima disteso al vertice bilaterale di Parigi tra Berlusconi e Sarkozy (Reuters) "Dai nostri archivi" L'intesa tra Ansaldo e Areva piatto forte del summit Berlusconi-Sarkozy, firmato l'accordoper quattro centrali nucleari Nucleare ai campioni nazionali Prodi e Sarkozy siglano la pax elettrica AMMINISTRATIVE / Le due facce dell'astensione Accordo sul nucleare e "pax ferroviaria" alla base del vertice bilaterale a parigi tra Francia e Italia. E ancora, il "dovere di dare un supporto alla Grecia", come ha detto il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, in conferenza stampa con il presidente francese Nicolas Sarkozy. Un sostegno ad Atene è anche "nostro interesse - ha aggiunto Berlusconi - altrimenti ci sarebbero conseguenze negative per la moneta comune e la nostra economia". Il premier ha poi accennato alle indicrezioni sullo stato delle finanze nazionali. "I conti pubblici sono assolutamente in ordine", ha assicurato Berlusconi, che ha smentito "decisamente" l'ipotesi di una manovra correttiva. Durante la conferenza stampa il premier ha negato le "voci" pubblicate sui giornali. Rispetto alla crisi - ha detto - l'Italia è "serena", "stiamo uscendo dalla crisi bene" e il sistema bancario "ha retto". "La Grecia - ha aggiunto Sarkozy tornando ai temo internazionali - ha adottato provvedimenti coraggiosi, noi abbiamo approvato un piano di sostegno e siamo pron ti ad attivarlo in qualsiasi momento, se ciò si rivelerà necessario. Sta alla Grecia, su raccomandazione della Bce e della Commissione europea, decidere se sussistono le condizioni per attivare il piano. L'Europa - ha proseguito - ha attraversato la crisi finanziaria, ungherese, in Lettonia, ogni volta ha saputo reagire in modo tempestivo e non ci deve essere dubbio che per quanto riguarda la Grecia è così". Pace ferroviaria tra Francia e Italia "Non ci sarà una guerra ferroviaria tra Italia e Francia", ha esordito Sarkozy . C'è un "avvicinamento - ha spiegato l'inquilino dell'Eliseo - nel settore ferroviario e dei trasporti e sono molto contento per questo. Non vi è spazio per una guerra ferroviaria, tra Francia e Italia vi sarà collaborazione". L'impatto degli accordi sul nucleare Sarkozy ha poi sottolineato l'impatto degli accordi sul nucleare. "Rendo omaggio alla decisione storica del Governo italiano e del presidente Berlusconi di fare la scelta del nucleare una decisione che avvicina Francia e Italia". Con quelli di oggi Italia e Francia "hanno firmato 11 accordi per il rientro dell'Italia nel nucleare, per l'industria, la formazione e la sicurezza", ha sottolineato il ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola. A Parigi sono stati sottoscritti gli accordi di partnership tra Areva ed Ansaldo ed Enel, Edf ed Ansaldo. "Da oggi - ha detto Scajola - parte il sistema nucleare italo-francese non solo per la costruzione di centrali in Italia con l'obiettivo del 25% di produzione elettrica dal nucleare nel 2030 ma anche per lavorare insieme sul nucleare in paesi terzi". I programmi esposti da Scajola Scajola ha aggiunto che "già da oggi 30 aziende italiane sono impegnate in questa operazione". Il ministro ha sottolineato che sul fronte nucleare l'Italia non è "colonizzata. Abbiamo eccellenze italiane e lavoriamo insieme con la Francia con una partnership paritaria per affrontare insieme la sfida contro il cambiamento climatico". Il ministro ha inoltre aggiunto che l'Italia è impegnata con i francesi di Edf non solo sull'impianto di Flamanville e anche sulla prossima centrale in progetto nel paese francese, ma "si sta parlando per costruire insieme centrali in altre parti del mondo lasciando le porte aperte ad altri investitori, penso ad esempio agli americani", specializzati con Westinghouse nella tecnologia chiamata Ap1000. L'intesa tra Ansaldo e Areva piatto forte del summit Il nucleare l'energia alle aziende Frattini apre alla creazione dell'esercito europeo 9 aprile 2010
L'intesa tra Ansaldo e Areva piatto forte del summit commenti - | Condividi su: Facebook Twitter|vota su OKNOtizie|Stampa l'articoloInvia l'articolo|DiminuisciIngrandisci 8 aprile 2010 "Dai nostri archivi" Finmeccanica, commessa russa da 10 milioni per Ansaldo e investimenti sul nucleare Accordo Francia-Italia: l'atomo coprirà il 25 0ei consumi Finmeccanica, Guarguaglini: "Il Tesoro non scenderà sotto il 30Subject: Nucleare, dopo la Francia intesa anche con gli Usa
Protocollo d'intesa in campo nucleare tra Ansaldo Energia e la sua controllata Ansaldo Nucleare (gruppo Finmeccanica) e Areva. L'accordo é stato firmato, nell'ambito degli accordi intergovernativi tra Francia e Italia per la cooperazione nel campo della generazione di energia nucleare in occasione del vertice intergovernativo italo-francese di Parigi, presieduto dal primo ministro italiano Silvio Berlusconi e dal presidente francese Nicolas Sarkozy. Scopo dell'accordo - spiega una nota Finmeccanica - é sviluppare una partnership industriale su base progressiva a partire dai progetti Areva esistenti (ad esempio Ol-3 in Finlandia) per poi espandersi ai futuri progetti italiani nonché a ulteriori progetti in programma in paesi quali Francia e Regno Unito. La collaborazione prevede sia la produzione di componenti speciali che Ansaldo potrebbe realizzare nell'ambito della propria strategia di crescita nel settore del nucleare sia il supporto alla realizzazione e messa in servizio nonché studi per le autorizzazioni in Italia assicurati da Ansaldo Nucleare in virtù della sua lunga esperienza in questi campi. (Il Sole 24 Ore Radiocor) 8 aprile 2010
Nucleare per dare energia alle aziende di Francesco Gaeta commenti - | Condividi su: Facebook Twitter|vota su OKNOtizie|Stampa l'articoloInvia l'articolo|DiminuisciIngrandisci 3 aprile 2010
Bassa produttività dei fattori del lavoro. Ma anche "alti interessi sul debito pubblico; inefficienza della macchina pubblica; divario Nord-Sud. E soprattutto deficit energetico". Alberto Quadrio Curzio, preside della facoltà di Scienze politiche all'università Cattolica di Milano, condivide e rilancia l'analisi sui ritardi del sistema paese disegnata dal Sole 24 Ore di ieri. "Tabellini e Barba Navaretti – commenta – indicano giustamente le cause della bassa crescita in un'inefficiente allocazione delle risorse nei settori produttivi. Vi sono anche altre ragioni. E le misure da adottare sono tante". Da dove cominciare? Da un'avvertenza. I tre ministri economici - Economia, Sviluppo e Welfare - hanno un sentiero strettissimo: creare crescita senza allentare la stretta sul debito. Quindi? La prima cosa è ridurre e rendere più funzionale la spesa pubblica. Fin qui via XX settembre si è mossa abbastanza bene. Seconda priorità? Approfittare del federalismo fiscale per fare ordine nella Sanità gestita dalle regioni. Sarebbe un buon risultato.
Sul fronte delle entrate? Indispensabile una vera riforma fiscale, e sotto questo profilo il recupero dell'evasione è cosa importante. Mi auguro che su questa strada si vada avanti: il sommerso altera tutto, mercati, concorrenza ed etica civile. E per le imprese? Quali politiche? Occorre favorire gli accorpamenti tra aziende. Non per creare agglomerati monstre come in Francia, ma per aumentare le imprese del "quarto capitalismo", le multinazionali tascabili che sanno competere sulle reti lunghe. Insomma, rafforzare il made in Italy Tenendo conto che, anche nel 2008, l'Italia delle quattro A - abbigliamento, arredo, automazione e alimentare - ha retto, anzi è andata avanti. Altro per le imprese? Rilanciare il nucleare: il deficit energetico è una palla al piede tremenda. In alcuni anni abbiamo fatto fuori il nostro surplus commerciale per pagarlo. Il referendum abrogativo fu un errore. Lo paghiamo tutti, e innanzitutto l'industria. Non possiamo continuare oltre. 3 aprile 2010
2010-03-28
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